Autore: Nordest Technology

Il piano d’azione per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo della Commissione UE è stato approvato dal parlamento europeo venerdì scorso 10 luglio. In particolare il piano conteneva le modifiche più urgenti da attuare nel quadro normativo per poter raggiungere una maggior efficienza.

In primo luogo, il parlamento ha evidenziato la mancata attuazione della Quarta Direttiva da parte di alcuni paesi membri ed ha invocato un approccio più incisivo prospettando sanzioni nei confronti di quelle nazioni che non si sono conformati alle direttive. In particolare, il parlamento ha chiesto una maggior cooperazione tra le autorità giudiziarie e le polizie nazionali, con il fine di condividere maggiormente e in modo più efficiente, le informazioni relative a casi di riciclaggio.

Oltre alle critiche è stata espressa soddisfazione per la creazione di un organo di coordinamento internazionale delle l’Unità di Informazione Finanziarie (FIU) nazionali.

Un altro punto critico evidenziato riguarda la necessità di integrare correttamente i dati per necessari all’identificazione dei titolari effettivi. A tale scopo è stata richiesta la creazione di registri informatici interconnessi garantendo però in modo assoluto la protezione dei dati personali.

Un’ulteriore richiesta riguarda l’ampliamento del novero dei soggetti vigilati, in modo da includere ulteriori settori attualmente non coperti adeguatamente come le valute virtuali.

Tutte gli stati non cooperativi, ha ribadito il parlamento, devono essere inseriti quanto prima in black list.

Il parlamento ha anche discusso del sequestro e della confisca; una regolamentazione condivisa da tutti gli stati membri renderebbe più facile il recupero internazionale dei proventi dei reati.

È stato richiesto di prevedere, a livello comunitario, il ritiro della licenza per le banche che non ottemperano agli obblighi AML/CFT, indipendentemente dalla valutazione delle Autorità di vigilanza nazionali.